Intervista a Pierluca Tagariello, tra gli ideatori di Anna Luce D’Amico, prima candidata sindaco realizzata attraverso l’intelligenza artificiale
Come è noto l’intelligenza artificiale avrà molteplici impatti nel mondo della comunicazione, della sanità, del lavoro. Ora, però, perlomeno a considerare ciò che sta accadendo nella città di Taranto, potrebbe avere un notevole impatto anche sul versante della rappresentanza politica. Ma andiamo con ordine.
Negli ultimi giorni, infatti, diversi quotidiani e altri mezzi di informazione hanno raccontato il “personaggio” Anna Luce D’Amico, prima candidata sindaco realizzata attraverso l’intelligenza artificiale. Facciamo anche un passo indietro, per comprendere la portata di D’Amico e quello che rappresenta per la “città dei due mari”.
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A Taranto, città dalle mille contraddizioni politiche e sociali, si voterà il 25 e 26 maggio per le elezioni amministrative. La città pugliese va al voto anticipatamente rispetto alla scadenza stabilita per legge, dopo le dimissioni in blocco arrivate davanti al notaio di 19 consiglieri comunali; un gesto, questo, che ha provocato lo scioglimento del consiglio e la caduta conseguente della giunta guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. È la seconda volta che accade negli ultimi cinque anni.
Così, di fronte a questa crisi oggettiva della rappresentanza politica, qualcuno in città, ma soprattutto fuori da essa, ha pensato di immaginare un luogo dove le decisioni politiche non siano il frutto di interessi personali e poco trasparenti, bensì di un ascolto reale delle esigenze della comunità, ad oggi gravata da un disastro ambientale ed economico-sociale senza precedenti.
È scaturita da questa sofferenza l’idea di creare un avatar che risponda a un’ipotesi di governo del territorio basata su dati concreti e scientifici. Da qui, appunto, la scelta di Anna Luce D’Amico, la prima candidata sindaco realizzata attraverso l’intelligenza artificiale che oggi, venerdì 11 aprile, in contemporanea, a Roma e a Taranto, pronuncerà il suo primo “discorso ufficiale”.
L’appuntamento nella Capitale è al Salone delle Colonne in Piazza Marconi, organizzato dall’agenzia di comunicazione di Vincenzo Santoro, uno dei professionisti impegnati nel progetto.
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Un altro degli ideatori di Anna Luce è un professionista tarantino di nascita, che vive da tempo a Roma: si chiama Pierluca Tagariello ed attualmente è il direttore della Comunicazione istituzionale di Roma Capitale.
A lui abbiamo chiesto di raccontarci come si sta evolvendo il progetto, quali reazioni ha scatenato e quale sarà il programma di governo di D’Amico. Inoltre, se l’esperienza possa considerarsi replicabile su vasta scala.
Tagariello, in questo senso, ha riferito delle analogie con Julia, l’assistente virtuale progettato da Roma Capitale per migliorare l’esperienza di cittadini, turisti e pellegrini e garantire un accesso immediato a dati affidabili su Giubileo, mobilità, eventi, cultura e servizi essenziali. Tornando all’esperimento tarantino, poi, ha spiegato così come è nata l’idea:
“Il progetto nasce dalla sofferenza di un tarantino che abita fuori, che ha visto negli ultimi due anni, leggendo le cronache locali, uno spettacolo indegno, in cui la rappresentanza politica non ne esce bene. Dall’altro lato, l’idea si nutre dalla considerazione fatta da un gruppo di professionisti che l’intelligenza artificiale, che lo si voglia o meno, fa parte delle nostre vite, ed è entrata anche nel sistema della comunicazione pubblica“.
Per saperne di più, non vi resta che ascoltare la puntata.
Gaetano De Monte
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